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Paggetti e damigelle: come vestirli? Le 5 regole d’oro

Per un matrimonio davvero da favola (o meglio da telefilm, per essere più al passo con i tempi) i paggetti e le damigelle sono un elemento fondamentale. Perché? Innanzitutto danno un senso alla scenografia e regalano un momento di buon umore e di armonia legata proprio al matrimonio, grazie anche alla spensieratezza e ingenuità classica dei bambini. Già dall’antichità i paggetti e le damigelle esistevano in quanto, da racconti fino ad oggi pervenuti, si racconta che accompagnavano la sposa sostenendo delle fiaccole accese e intonando degli inni di buona fortuna e buon auspicio, classici delle nozze. La componente infantile porta dunque quella ventata di purezza che funge da buona promessa per un matrimonio prosperoso e felice.

Non sempre i matrimoni presentano paggetti e damigelle. Non è ovviamente indispensabile averli, ma potreste essere nella situazione che vostri amici o parenti vi propongano i rispettivi figli per suggellare un giorno per voi così importante. Motivo di orgoglio e di importanza per loro, per essere parte del giorno più bello della vostra vita.

Qual è il ruolo della damigella? Già da alcuni scritti e racconti antichi la damigella era rappresentata da una bambina, dall’età variabile ma di solito mai più grande dei 6/7 anni, il cui compito era quello di spargere petali di fiori al passaggio della sposa.

Qual è il ruolo dei paggetti? L’incarico ufficiale dei bambini, di età anch’essa variabile quanto quella delle damigelle, per la tradizione, era quello di portare il cuscino con le fedi.

Queste due “ferree” regole, con il passare del tempo e il modernizzarsi degli usi, sono diventate oggigiorno più labili pur mantenendo inalterato il senso e la bellezza dei paggetti e delle damigelle. Ancora oggi sono due bambini, di età molto più variabile rispetto al passato, spesso figli di amici o di familiari. Da non escludere che i paggetti e le damigelle possono essere i propri figli che, in questo caso, si siederanno facilmente e spontaneamente vicino proprio ai futuri sposi in quanto non si sta celebrando solo l’unione della coppia ma già l’unione di una famiglia. In questo caso l’unione di mamma e papà che diventano una famiglia “a tutti gli effetti” in un rito ufficiale.

Da non sottovalutare l’età dei bambini: non scegliere mai bambini troppo piccoli a cui affidare questi compiti. Potrebbero sentire troppo la competizione e la difficoltà di quanto si troveranno ad affrontare. Dovrete conoscere bene i bambini in questione ed affidare il ruolo a quelli che vi sembrano più inclini a non scoraggiarsi nel caso ci sia qualche piccolo imprevisto.

Dopo aver presentato chi sono i paggetti e le damigelle vediamo alcuni piccoli ma utili consigli, sia comportamentali sia dal punto di vista dell’abbigliamento, da cui attingere:

  1. Fare le prove nel corridoio di casa propria: un bambino facilmente si potrà emozionare o sentirsi spaesato davanti ad innumerevoli occhi che lo guarderanno. Per questo è meglio spiegarli già con settimane d’anticipo quello che dovrà fare, facendo delle prove di percorso nel corridoio di casa propria. In questo modo il bambino non dovrà far altro che ripetere quanto già appreso.
  2. Trasformare la sfida in un gioco: per un bambino giocare è fondamentale, per questo sarà importante spiegargli il suo ruolo in maniera molto attenta, divertente ma puntuale. Non caricate di troppa pressione un bambino, otterrete solo l’effetto contrario. Cercate invece di avvicinare il bambino al suo ruolo come se fosse un gioco. Di responsabilizzarlo, giocando.
  3. Predisponete degli spazi per loro. I bambini dopo aver svolto egregiamente il loro ruolo di portatori di fedi, di spargitori di petali o altro ancora, dovranno sapere esattamente dove andare. Volete evitare che il bambino scappi in lacrime alla ricerca della propria madre, vero? Ecco, per questo vi consigliamo di predisporre già dei banchi, delle sedie, una zona di comfort per loro, in modo tale che sappiano esattamente dove stare.
  4. Non sono permessi ritardi! Avvisate i genitori di partire per tempo, di considerare i tempi per i capricci, di pensare a tutto ciò che può essere prevedibile. L’ultima ad arrivare, e a cui è permesso di far ritardo, deve essere la sposa.
  5. Chi sceglie il look per damigelle e paggetti? Non esiste una regola universale. Parlate con i loro genitori e trovate la giusta via di mezzo. Se volete fare un regalo unico e memorabile per i bimbi occupatevi voi del total look, in accordo naturalmente con i genitori. Altrimenti basterà un piccolo ma significativo accessorio: dal cravattino alle scarpe, dal cappellino alla borsetta. Indispensabile che l’outfit dei bambini sia legato a quello degli sposi… Non si potranno svelare troppo prima gli abiti degli sposi ma quanto meno rendere gli sposi partecipi sarà giusto e premierà poi a livello di outfit globale. L’album fotografico e i video ringrazieranno.

Come sempre non esiste la soluzione per tutti. Cercate solo di essere spontanei ma di prevedere anche le reazioni di un bambino, che indubbiamente si troverà in una situazione per lui nuova.

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